Si può definire stress ogni tipo di cambiamento che induce nell’organismo uno stato di sollecitazione a livello fisico, mentale o emozionale.
Tuttavia non tutti i tipi di stress sono nocivi o negativi. Si definisce ‘stress benefico‘ quello associato a divertimento ed eccitazione, stati capaci di conferire la sensazione di accresciuta vitalità, come accade quando si pratica uno sport o si gioca tra amici.
La forma più comune e riconoscibile è quella dello stress acuto.
E’ una condizione improvvisa scatenata da un evento facile da riconoscere, – come una telefonata che ti sveglia dal sonno nella notte, un incidente di macchina, una prova d’esame, uno scippo o più semplicemente un colloquio di lavoro, un esame… – che mette in moto una risposta fisiologica dell’organismo – la cosiddetta ‘sindrome generale di adattamento‘- finalizzata ad affrontare la situazione e superarla, ristabilendo l’equilibrio.
Ciò che accade è che, come prima risposta, che prepara a ‘lottare o fuggire’ – grazie all’attivazione del Sistena Nervoso Simpatico1 – vengono messi in circolazione degli ormoni, di cui il cortisolo è il più importante e certi neurotrasmettitori chiamati catecolamine, la cui azione combinata induce:
- aumento della pressione arteriosa e accelerazione del battito cardiaco; di conseguenza il flusso ematico aumenta fino al 400%, rispondendo all’aumentato fabbisogno dei muscoli, dei polmoni e del cervello;
- respiro rapido per accrescere la quantità di ossigeno inalato nei polmoni: messa in circolo di un numero accresciuto di globuli rossi e bianchi per permettere al sangue di trasportare più ossigeno;
- attivazione e rafforzamento del sistema immunitario.
L’insieme di queste modificazioni, che permettono un’alta ma temporanea performance somatica, quando lo stimolo percepito come ‘minaccioso’ per l’organismo si esaurisce, è seguito dalla seconda risposta detta ‘risposta di rilassamento’, legata all’attivazione del Sistema Nervoso Parasimpatico e caratterizzata dal ritorno degli ormoni dello stress, circolanti nel corpo, a livelli normali, cui segue il ritorno delle attività metabolica, circolatoria e respiratoria a condizioni di riposo.
Capita ad alcune persone di fronteggiare situazioni di stress acuto in modo ricorrente fino a trovarsi abitualmente in quelle condizioni e considerarle normali. In tal caso l’organismo a livello fisico e/o psichico è costantemente sotto pressione e i meccanismi naturali di recupero non sono più in grado di regolare il sistema, perché cronicamente stimolato. Lo stress cronico esaurisce i meccanismi di compenso e sfocia in quadri patologici.
Lo stress cronico è caratterizzato da uno stato di continua eccitazione.
Gli agenti stressogeni continuano ad inviare stimoli al Sistema Nervoso Simpatico, per cui non c’è modo per il Sistema Nervoso Parasimpatico di attivare la ‘risposta di rilassamento’. È necessario, a protezione della salute e del benessere della persona, imparare a conoscere lo stato di stress cronico e attuare attivamente le tecniche – respirazione profonda, rilassamento, auto-massaggio, attività fisica, autoipnosi, meditazione – utili ricreare nell’organismo uno stato di rilassamento psicofisico .
Nota
1. Il Sistema Nervoso Autonomo o Vegetativo è quella parte del Sistema Nervoso che controlla e regola il funzionamento delle funzioni vitali involontarie: l’attività cardiocircolatoria, metabolica, ormonale, digestiva. Esso è composto dal Sistema Nervoso Simpatico e dal Sistema Nervoso Parasimpatico: le loro funzioni sono complementari.