Sforzo. Solo quello ‘giusto’ è da perseguire
La Medicina Cinese, nell’ambito del conseguimento del benessere e della prevenzione delle malattie ha fortemente incoraggiato uno stile di vita basato sulla giusta misura, ovvero sul giusto sforzo, che sta in mezzo tra il troppo e il troppo poco. Vi è insita la convinzione che fà male il troppo e il troppo poco in ogni abito.
Quando ci si appassiona a qualcosa si tende a passare la misura, fino a esaurire le proprie riserve di energia. Lo sa bene chi pratica l’attività fisica o partecipa a gare di varia natura. Si può persino giungere a uno stato di deficit associato a un falso senso di pienezza, che si manifesta in uno stato di eccitazione e di bisogno compulsivo di fare qualcosa. Vi è tensione, muscolare e mentale, possono insorgere disturbi del sonno, irascibilità, respiro superficiale, difficoltà digestive, emicrania e ipertensione.
Troppo sforzo fa male.
Chi ha esperienza di terapia con agopuntura, ricorda certamente la sensazione chiara dell’energia vibrante di vita che scorre nel corpo, associata a una mente calma e silenziosa. Quando non ci sono interferenze della mente e rimaniamo presenti al momento presente, pronti a rispondere unicamente a ciò che nel momento presente è richiesto, l’energia dell’essere umano diventa un tutt’uno con quella dell’universo, che scorre dentro di noi e fuori di noi perché non vi sono resistenze.
È possibile imparare a fare una cosa per volta, solo quella, dando ad essa il massimo dell’attenzione. Ciò rende possibile rimanere rilassati e presenti. La nostra efficienza aumenta e il piacere di fare quello che stiamo facendo pure, perché non siamo meccanici e il nostro fare diviene creativo e senza inutile sforzo. In questo modo si evita anche di entrare subdolamente nella diffusa condizione di stress cronico.