La Regolazione del respiro –Tiao Xi nel qi gong
L’irrequietezza della mente e gli stati emozionali persistenti o intensi influenzano la respirazione, perciò, l’aver raggiunto lo stato di tranquillità della mente facilita la regolazione del respiro.
In Medicina Cinese l’osservazione di come una persona respira è parte importante dei dati (insieme di segni e sintomi) raccolti dal medico per formulare la diagnosi.1 Il modo di respirare da informazioni non solo su gli organi direttamente coinvolti nella respirazione (Polmoni e Reni), ma anche sullo stato emozionale e di salute in generale.
Il respiro è corretto ed efficace quando presenta le seguenti quattro caratteristiche:
- è sottile/xi
- è morbido/rou
- è lungo/chang
- è continuo, come un filo di seta/si.
L’insieme di queste quattro qualità rende la respirazione ampia e profonda, inizia al naso e arriva all’addome, apportando l’energia del cielo/tianqi a tutto il corpo. Richiede che non vi siano tensioni nel diaframma e nella muscolatura ausiliaria della respirazione.
Il respiro di una persona triste e depressa è corto e superficiale, mentre è rapido e superficiale (costale alto) se vi è ansietà e agitazione; se, invece, vi è paura o ansietà cronica diviene contratto e spastico. Quando si è in collera il respiro accelera e perde di profondità, mentre in chi è sempre preoccupato diviene discontinuo, irregolare.
La respirazione nasale, normalmente silenziosa, può divenire rumorosa in presenza di ostruzioni, come accade nelle persone affette da sinusite, allergie, influenza che respirano emettendo un suono nasale; nell’asma, invece, la respirazione nasale è veloce ma senza emissione di suono, dovuto a un ‘annodamento dell’energia; nelle patologie polmonari croniche si ha un terzo tipo di respiro nasale, non accelerato e senza emissione di suono, ma con emissione non omogenea dell’aria – ora di più, ora di meno-: indica che l’energia è affaticata.
Pertanto nella persona emotiva e nelle patologie respiratorie, la respirazione non è adeguata a rinnovare l’energia e nel corpo si accumulano sostanze tossiche. Si può giungere a un indebolimento del sistema immunitario, conseguente a un indebolimento degli organi (specie di Polmoni e Reni). Una buona respirazione garantisce anche la salute dell’ipofisi, del sistema immunitario e neuroendocrino.
Le tappe della regolazione del respiro sono tre
- La prima si può sintetizzare nell’espressione ‘non pensare al respiro/bu xi‘. Paradossalmente è proprio il non pensarci che fa in modo che la respirazione accada in modo del tutto naturale. Lo sforzo costituisce una barriera al suo accadere. La calma della mente, la quiete delle emozioni si accompagnano naturalmente a un respiro profondo.
- La seconda tappa viene descritta con l’espressione assecondare il respiro/sui xi. Ogni tanto si compie attivamente una espirazione volontaria. Questo equivale simbolicamente ‘al gesto di muovere il pendolo’ per riavviare l’orologio: basta questo piccolo intervento esterno (l’espirazione volontaria ) per riavviare il meccanismo della respirazione, capace di autoregolarsi.
- La terza tappa è indicata dall’espressione ‘dimenticare il respiro/wang xi’. Praticare senza intervenire sul respiro, lasciando che esso avvenga naturalmente. Una volta avviata, la respirazione viene regolata automaticamente dal cervello.
La regolazione della respirazione durante la pratica del qi gong porta a un respiro omogeneo, senza suono, sottile come un filo, lungo e profondo; è come se non ci fosse e quasi non lo si percepisce. L’inspirazione e l’espirazione sono all’incirca di uguale durata2. Una piuma posata davanti al naso non si muove. Più si riduce la frequenza respiratoria più aumenta la portata cardiaca (la tartaruga compie solo due atti respiratori al minuto: questo è considerato uno dei segreti della sua longevità). Ciò vuol dire che c’è comunicazione tra ombelico (governato dal meridiano straordinario renmai) e naso (governato energeticamente dal Polmone); in gravidanza la madre respira dal naso e il feto attraverso il cordone ombelicale.
I taoisti chiamavano la respirazione fetale “respiro stabile”, in quanto il feto non è influenzato dalle emozioni, né dai pensieri.
Nella vita adulta si riesce a connettere nella respirazione naso e ombelico solo in uno stato di silenzio della mente e di calma del Cuore: in una fase avanzata delle pratiche alchemiche del qi gong interno di trasformazione dei tre tesori” (jing, qi, shen) si giunge a realizzare pienamente la cosiddetta respirazione “fetale o embrionale”.
Note
1. La diagnosi fonda sui quattro metodi: guardare, ascoltare e odorare, domandare (indagare) e sentire mediante la palpazione (dei polsi, del corpo, dei meridiani e dei punti di agopuntura, ecc.).
2. L’inspirazione è più breve dell’espirazione quando vi sono turbe emozionali. Il Cuore non è calmo e si sospira. In stato meditativo, invece, l’inspirazione tende a divenire più lunga dell’espirazione: è come se l’aria inspirata in abbondanza venisse immagazzinata nel dantian.