L’odio, un sentimento che fa male
Le polarità amore/odio sono entrambi aspetti diversi della stessa disfunzione, in quanto vi è implicito un relazionarsi connesso a un senso di bisogno dell’altro, più che a un piacere di condivisione delle proprie ricchezze interiori. La condizione di bisogno porta con sé, come corollari ineludibili, la gelosia, la ossessività, il controllo, il risentimento fino a giungere all’odio.
Il vero amore, che non ha contrario perché nasce al di là della mente, è molto raro; raro quanto gli esseri consapevoli. Più spesso è la coppia di sentimenti amore/odio che ritma i cosiddetti “rapporti amorosi”.
Le polarità amore/odio sono reciprocamente interdipendenti; il positivo contiene già in se il negativo non ancora manifestato. Entrambi sono aspetti diversi della stessa disfunzione, in quanto vi è implicito un relazionarsi connesso a un senso di bisogno dell’altro, più che a un piacere di condivisione delle proprie ricchezze interiori. La condizione di bisogno porta con sé, come corollari ineludibili, la gelosia, la ossessività, il controllo, il risentimento fino a giungere all‘odio.
Il sentimento dell’odio danneggia la persona
L’odio è una emozione fredda; è una mescolanza di rabbia repressa, di risentimento e di desiderio di vendetta. La sua presenza danneggia prevalentemente, secondo la medicina cinese, gli organi Cuore e Fegato. Se l’odio diventa uno stato emozionale perdurante può divenire estremamente dannoso e distruttivo; oltre a compromettere il funzionamento di Cuore e Fegato, rallenta la circolazione dell’energia e del sangue, fino a farli ristagnare. Tali disordini energetici possono anche complicarsi con comparsa di manifestazioni del fattore patogeno del Fuoco. In tal caso i sintomi e segni più frequenti sono: dolore al torace e agli ipocondri, insonnia, cefalea, palpitazioni, sensazione di amaro in bocca, il sentirsi chiusi in se stessi, la tendenza all’isolamento. Se il soggetto si abbandona, compiaciuto, al sentimento dell‘odio, che viene così sempre di più nutrito all’interno, la sua energia corretta ne risulterà indebolita, l’essenza asciugata e la salute danneggiata sempre più.
La prevenzione
Cosa fare per vivere le proprie emozioni in modo appropriato? Come tenere in equilibrio la propria vita emozionale e goderne la ricchezza senza esserne danneggiati? Possiamo utilizzare le emozioni e i relativi vissuti corporei per meglio conoscere la nostra interiorità. Possiamo imparare a vivere l’emozione e nel contempo essere “colui che osserva” senza giudicare, senza reprimere, disponibile e aperto alle comprensioni che possono rivelarsi in questo ambiente di neutralità.
È il cammino della meditazione e della pratica della consapevolezza.