L’ ipertensione arteriosa nell’età di mezzo influenza la memoria da vecchi
Una nuova ricerca pubblicata online sulla rivista scientifica Neurology®, giornale dell’ American Academy of Neurology, suggerisce che la ipertensione arteriosa nell’età di mezzo influenza la memoria e le capacità cognitive del cervello in tarda età.
Lenore J. Launer, PhD, dell’Istituto Nazionale di gerontologia in Bethesda, Md., American Academy of Neurology (AAN) ha detto: “Le nostre scoperte portano nuove comprensioni sulla relazione esistente tra la presenza perdurante di ipertensione arteriosa e i suoi effetti sulla struttura cerebrale, la memoria e l’attività cognitiva nella tarda età della vita.”
Lo studio è stato condotto su 4,057 partecipanti, tutti ipertesi, che vennero valutati attraverso misurazioni della pressione arteriosa, sistolica e diastolica durante l’età media (50 anni) e tarda della vita ( una media di 76 anni) e attraverso una risonanza magnetica per immagini, che studiò la struttura e il danneggiamento dei piccoli vasi cerebrali. Essi vennero anche sottoposti a test valutativi della memoria e delle capacità cognitive.
È stato scoperto che più la pressione arteriosa sistolica (la pressione massima) e diastolica ( la pressione minima) era elevata maggiore il rischio di lesioni e di piccolo sanguinamenti cerebrali; questo era più evidente negli anziani che non avevano avuto una storia di ipertensione nell’età media. Invece, nelle persone ipertese nell’età media della vita e con una pressione arteriosa diastolica più bassa nell’età avanzata veniva osservata una diminuzione complessiva del volume del cervello e della materia grigia. Questo rilievo si rispecchiava anche nei risultati dei test valutativi della memoria e delle funzioni cognitive, che avevano punteggi inferiori del 10%.
Launer ha commentato i risultati così: “Le persone che divengono ipertese in tarda età ma non iperterse nell’età di mezzo hanno un rischio più elevato di lesioni cerebrali; questo suggerisce che in loro abbassare la pressione arteriosa è vantaggioso. D’altra parte, le persone ipertese fin dall’età matura e che da anziani hanno una pressione arteriosa più bassa potrebbero avere un danno più esteso del cervello con rischio di riduzione del volume e problemi sia di memoria che cognitivi.” (Science Daily)