Quando l’agopuntura incominciò a divenire famosa nell’emisfero occidentale ci fu chi nutrì dei dubbi sulla sua efficacia. Ancora oggi c’è chi dubita. Ma nel corso del tempo, attraverso ricerche scientifiche rigorose, gli scienziati hanno prodotto evidenze reali della validità terapeutica dell’arte medica tradizionale Cinese.Ora viene pubblicata una nuova ricerca che documenta una connessione diretta tra l’utilizzo dell’agopuntura e i processi fisici che potrebbero trattare la setticemia, una condizione che spesso si sviluppa nelle unità di terapia intensive ospedaliera, a partire da infezioni e infiammazioni e che interessa 250,000 vite ogni anno negli Stati Uniti.
Luis Ulloa, immunologo della Rutgers New Jersey Medical School che ha diretto lo studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, ha detto: “la setticemia (o sepsi) è la causa principale di morte in ospedale. Ma in molti casi i pazienti non muoiono per l’infezione. Muoiono a causa dei disordini infiammatori che si sviluppano dopo l’infezione. Perciò auspichiamo di poter studiare come controllare i disordini infiammatori.”
I ricercatori, sapendo già che la stimolazione di uno dei nervi principali del corpo,come il nervo vago, attiva i processi corporei che riducono l’infiammazione, hanno avviato uno studio per vedere se una forma di agopuntura che invia piccole stimolazioni elettriche al nervo vago e ad altri nervi può ridurre l’infiammazione e la compromissione organica nel topo setticemico. Ulloa spiega che l’uso dell’elettro-agopuntura è una tecnica terapeutica già approvata dalla FDA (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, abbreviato in FDA) per il trattamento del dolore nei pazienti umani.
Quando l’elettroagopuntura venne applicata ai topi affetti da sepsi, venne stimolata la produzione di molecole chiamate citochine che aiutano a limitare l’infiammazione, come ci si aspettava. Metà di quei topi sopravvisse per almeno una settimana. Invece, nessuno dei topi non trattati con agopuntura sopravvisse.
Ulloa e il suo team andarono oltre nell’indagare sul perché i trattamenti con agopuntura avevano successo. E fecero una scoperta, che di prima istanza fu molto deludente.
Scoprirono che con l’asportazione delle ghiandole surrenali – che producono gli ormoni del corpo – l’elettroagopuntura smetteva di funzionare.
Quella scoperta apparentemente presentava una grande barriera all’uso dell’agopuntura per il trattamento della sepsi negli esseri umani, perché nella maggior parte di casi la sepsi comporta una riduzione del funzionamento delle ghiandole surrenali. In teoria l’elettroagopuntura avrebbe potuto essere d’aiuto in una minoranza di pazienti setticemici con ghiandole surrenali ben funzionanti ma non in molti altri casi.
Perciò i ricercatori hanno scavato più in profondità per trovare i cambiamenti anatomici specifici che si verificano quando l’elettroagopuntura veniva praticata in presenza di ghiandole surrenali funzionanti. Quei cambiamenti includevano un aumentata concentrazione di dopamina, una sostanza che svolge importanti funzioni all’interno del sistema immunitario.
Ma scoprirono che l’aggiunta di dopamina di per se non bastava a controllare l’infiammazione. Sostituirono allora un farmaco chiamato fenoldapam (un agonista deli recettori per la dopamina), che imita alcuni degli effetti più positivi della dopamina e persino senza l’agopuntura riuscirono a ridurre del 40 percento le morti legate alla sepsi. Ulloa considera che i risultati siano un doppio trionfo
D’altra parte, egli dice, questa ricerca mostra l’evidenza fisica del valore dell’agopuntura aldilà di ogni altra dimostrata finora. I suoi risultati dimostrano i benefici potenziali, egli aggiunge, del trattamento con l’agopuntura non solo per la sepsi ma anche per altre malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide, l’0steoartrite e la malattia di Crohn.
D’altra parte, stabilendo che anche un farmaco può ridurre nei topi la morte da sepsi, la ricerca ha fornito una mappa innovativa verso la ricerca di potenziali farmaci per le persone affette da processi infiammatori. Quella mappa può essere cruciale perché non esistono ancora farmaci approvati dalla FDA per trattare la sepsi.
Ulloa conclude dicendo: ” Non so ancora se in futuro la soluzione migliore per curare la sepsi sarà l’elettroagopuntura o qualche farmaco che mima questa terapia. Ciò che è certo è che questa ricerca può aprire la porta all’una e all’altra.” Science Daily (February 23, 2014)