La rinite allergica acuta, malattia stagionale in crescita
Molte persone temono l’arrivo di primavera ed estate perché con esse arrivano le allergie. Questi disturbi, e tra essi la rinite allergica, sono dovute a una iperreattività del sistema immunitario ad alcuni allergeni.
La medicina occidentale, come è noto, ricerca l’allergene in causa e attua la desensibilizzazione; e ricorre, come terapia generale, agli antistaminici, e ai cortisonici. La desensibilizzazione è una procedura lunga e mai risolutiva perché gli allergeni cui la persona allergica si sensibilizza mutano nel tempo; d’altra parte, la terapia con antistaminici e cortisonici è, oltre che puramente sintomatica, carica di effetti collaterali spiacevoli e anche seriamente dannosa per la salute se protratta nel tempo.
L’agopuntura – da sola o in associazione con la dietetica e la fitoterapia – tratta la radice della malattia e non solo il sintomo. Il risultato ultimo è una riduzione fino alla scomparsa della reattività anomala (eccessiva) del soggetto agli allergeni. La rinite allergica è una delle patologie in cui la medicina cinese si propone come una valida ed efficace terapia, alternativa o complementare alla desensibilizzazione.
La rinite allergica acuta e quella cronica
La patogenesi della forma acuta di rinite allergica, in base alle manifestazioni cliniche – insorgenza improvvisa e localizzazione a naso, occhi e gola – secondo la Medicina Tradizionale Cinese, è caratterizzata dall’avere all’origine dei fattori climatici divenuti patogeni; i fattori climatici in gioco sono il Vento, che si comporta da vettore , il Freddo o il Calore.
La forma cronica della malattia, invece, ha le sue radici primarie in una deficit dell’energia corretta dell’organismo. Può trattarsi di
- un deficit di energia difensiva,
- debolezza dell’energia dell’organo Polmone,
- debolezza dell’energia dell’organo Milza- Pancreas
- e/o debolezza dell’energia dell’organo Rene.
Nelle forme di rinite allergica cronica, può coesistere il deficit di una delle forme di energia corretta con la presenza di fattori patogeni climatici, che si comportano da cofattori scatenanti la riattivazione della sindrome, che da cronica ritorna ad essere acuta.