La pratica della consapevolezza rende viva la vita
Le motivazioni che portano una persona ad avvicinarsi all’esperienza della meditazione (pratica della consapevolezza) possono essere varie: la sensazione persistente di non essere “abbastanza” (abbastanza appagato, abbastanza ricco, abbastanza felice), il continuo e faticoso oscillare tra la ricerca del piacere e la fuga dal dolore fisico e/o psichico, il bisogno di approfondire la conoscenza del proprio mondo interiore, la voglia di dare un senso alla propria vita, il desiderio di migliorare le relazioni e altro ancora.
Le motivazioni sono davvero molte, ma gli obiettivi che si conseguono, attraverso la Pratica della Consapevolezza sono comuni a tutti: la libertà dai propri condizionamenti, la conquista della libertà di essere pienamente se stessi, di vivere in pace e godere tutto della vita che ci è data da vivere, realizzando che il paradiso può essere qui, ora.
La vita è lo strumento che abbiamo per conoscere noi stessi. Per essere più precisi, è solo la vita vissuta nel presente che rende possibile conoscere se stessi, quando ci si mette nella giusta prospettiva. La giusta prospettiva è quella che si consegue attraverso l’allenamento della capacità di prendere le distanze dal proprio vissuto e di guardarlo in modo neutrale, osservandolo nel contesto dello spazio della coscienza.
Il percorso di Pratica della Consapevolezza è focalizzato su:
- l’apprendimento pratico delle tecniche che ci ancorano nel momento presente, dove la vita accade;
- la scoperta e la crescita della capacità di osservare il proprio mondo interiore con curiosità, interesse e accettazione;
- il divenire capaci di addentrarsi nel proprio mondo interiore per riconoscere lo spazio della propria Coscienza e dimorarvi, sempre meno identificati con le ‘forme’ – il corpo, i pensieri, le emozioni …-, che possono occupare questo spazio.