L’essere presenti nella propria vita mentre accade è tutto ciò che serve.
La meditazione è necessaria per vivere consapevolmente la vita. Tenzin Palmo scrive: […] Le persone come voi danno tantissimo, continuamente, e hanno bisogno di reintegrare le proprie risorse, altrimenti diventano involucri vuoti. Tutti noi dobbiamo ricevere oltre che dare agli altri. […]
Di solito quando pensiamo al riposo accendiamo la televisione, oppure usciamo, o beviamo qualcosa. Ma tutto ciò non offre un vero riposo: serve solo a infilarci in testa altra roba. Per la mente nemmeno il sonno è un riposo autentico.
Per ottenere un vero rilassamento dobbiamo concedere a noi stessi dello spazio interiore. Dobbiamo ripulire la discarica, placare il rumore interiore. E l’unico modo per farlo è fermare la mente sul momento presente. Questo è il riposo più perfetto per la mente. Questa è la meditazione. Consapevolezza. La mente rilassata e presente. Cinque minuti così vi faranno sentire corroborati e perfettamente svegli.
La gente dice di non avere tempo per la “meditazione”. Non è vero! Potete meditare mentre percorrete il corridoio, mentre aspettate che campi la schermata del computer, fermi al semaforo, in coda al supermercato, in bagno, mentre vi pettinate. Basta che siate lì nel presente, senza il solito commento mentale. Iniziate scegliendo un’azione della vostra giornata e stabilite di essere presenti durante quell’azione: bere il tè del mattino, farsi la barba.[…] Siate decisi. Ditevi: in quell’azione ci sarò davvero. È tutta questione d’abitudine.
Al giorno d’oggi noi siamo inconsapevoli. Dobbiamo, invece, essere consapevoli […]. Una volta che cominceremo ad essere presenti in “questo” preciso momento, tutto diventerà chiaro. Quando lo siamo non esiste commento di sottofondo: si tratta di una esperienza molto schietta, vivida, vigile.
Questa è la meditazione.
“La nostra mente è indomita e incontrollata ed elabora continuamente ricordi, giudizi, osservazioni. Per la maggior parte delle persone è un tumulto costante! È l’anarchia interiore. Non possiamo scegliere come pensare e le emozioni ci sommergono.
La meditazione è il momento in cui si inizia a placare la tempesta, a far cessare l’interminabile chiacchiericcio della mente.
Una volta ottenuto questo si può accedere ai livelli di coscienza più profondi, nascosti dal rumore di superficie. Nel contempo si verifica una graduale dis-identificazione con i propri pensieri ed emozioni. Se ne comprende la natura effimera e non ci si crede più. Questo conduce a un’armonia interiore che si può trasferire nella vita di tutti i giorni.” (Tenzin Palmo)