La energia vitale, secondo la Medicina Cinese è “corretta” se è abbondante e dinamica
L’energia vitale, che nell’organismo vivente assume forme diverse per assolvere compiti specifici – come descritto in Le ‘cinque sostanze’: come l’energia si manifesta nell’essere umano –, se presente in quantità appropriata, è per definizione in continuo movimento.
Dall’affermazione di questo principio teorico basilare deriva che in tutti i casi in cui l’energia (essenziale, nutritizia, difensiva, mentale), il sangue o i liquidi corporei non fluiscono liberamente in una o più aree corporee, lì si creano accumuli di “sostanze”. Creano una condizione di “pienezza” di energie patogene e sono all’origine di molti disturbi a livello dei tessuti cutanei e di quelli tendino-muscolari o a livello dei tessuti interni e degli organi.
Il ristagno di energia è ritenuto per lo più secondario al deficit di energia“corretta” oppure a emozioni e sentimenti eccessivi, protratti, reiterati, che la congestionano, come spiegato nell’articolo Il ristagno dell’energia del Fegato, origine di molte malattie. Se l’energia non circola, piano piano si può giungere anche al rallentamento della circolazione del sangue.
La ridotta circolazione del sangue è considerata responsabile di una vasta gamma di patologie, le cui caratteristiche comuni sono la mancata irrorazione e nutrizione dei tessuti e la comparsa di dolore fisso e severo. A provocare la stasi possono concorrere fattori assai diversi:
- Traumi che interrompono la circolazione;
- La penetrazione di energie patogene climatiche esterne. Più spesso è il Freddo, che rallenta la circolazione, ma anche Umidità o Calore possono essere in causa.
- Il rallentamento fino al blocco della circolazione, infine, può essere conseguenza di deficit di energia e /o sangue derivanti da carenze alimentari tipiche nella patologia da fame del terzo mondo, ma anche nelle anoressie o nelle diete irrazionali del vecchio e nuovo mondo.
Anche i liquidi corporei, a seguito del deficit dell’attività funzionale di uno o più organi interni – Milza, Polmoni, Reni – possono circolare in modo inadeguato. Compare allora ritenzione e accumulo di liquidi in vari tessuti corporei, – come descritto negli articoli La ritenzione idrica (prima parte) e La ritenzione idrica (seconda parte) – e formazione di catarri e Mucosità, come descritto in Mucosità e catarri.
Ogni volta che la circolazione di energia, sangue o liquidi corporei è perturbata, il dolore compare, come testimoniano le varie patologie reumatiche.
Ma è soprattutto il ristagnare del sangue responsabile dei dolori più violenti, fissi, intollerabili. Il dolore può essere infatti intenso ma di breve durata e mobile, come nelle fitte intercostali o negli spasmi colici da ristagno di energia; mentre nell’angina pectoris o nelle dismenorree dovute a ristagno di sangue, il dolore tende ad essere puntorio, cupo, fisso e persistente. Segni chiave di grande importanza diagnostica in questi casi sono:
- l’aspetto della lingua, che presenta un colorito rosso violaceo,e/o punteggiata da macchie, che vanno da piccole petecchie fino a vasi rilevati, violacei e congesti;
- Il polso, che alla palpazione risulta essere fine e rugoso: la sensazione tattile sembra esprimere la difficoltà che incontra il sangue a progredire nei vasi.
Le patologie che possono essere fatte risalire alla presenza di ristagno di sangue sono molte: dall’infarto all’ematoma traumatico, dall’ulcera gastrica o cutanea, alla dismenorrea, ai dolori reumatici, per giungere infine a vari tipi di tumore.