I dieci comandamenti (per una vita creativa)
Le Linee guida per una vita creativa – qui di seguito riportate – sono focalizzate sullo sviluppo della creatività attraverso il disegno. Noi pensiamo possano avere una applicazione molto più ampia. La creatività è un potenziale naturale dell’essere umano ed esso può realizzarsi in ogni attività della vita. È lo spirito che anima le nostre azioni a renderle creative. Uno spirito ricco di passione, curiosità per l’ignoto, totalità nel vivere l’esperienza.
- Disegna ogni giorno, qualunque cosa sia
- Non aspettare l’ispirazione per farlo, perché essa arriva mentre lavori non mentre aspetti.
- Dimentica tutto ciò che pensi e conosci e, soprattutto, tutto ciò che ti è stato insegnato.
- Non devi innamorarti dei buoni lavori e dimenticare quelli che non lo sono.
- Non disegnare pensando alle mostre, né per compiacere i critici ma te stesso.
- Non fidarti di nessun altro che del tuo stesso occhio e fa che la tua mano lo segua.
- Considera il topo che disegni altrettanto importante del contenuto di tutti i musei del mondo.
- Ama ‘le diecimila cose’ con tutto il tuo cuore e il filo d’erba come te stesso.
- Lascia che ogni disegno sia il primo: una celebrazione dell’occhio risvegliato.
- Non preoccuparti di “essere del tuo tempo” perché tu sei il tuo tempo, ed esso è breve.
Frederick Franck, The Awakened Eye
Altre riflessioni, oltre i dieci comandamenti
- Ciascuno deve accorgersi che l’insegnamento di una religione solo per mezzo di regole ed esempi altrui è un imbroglio. Un insegnamento giusto e corretto si riconosce facilmente. S’intuisce subito, perché risveglia in te una sensazione di qualcosa che hai sempre conosciuto.
- Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e che mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.
- Il rispetto per la verità è strettamente legato alle basi di tutta la moralità.
- Molto di ciò che finora è andato sotto il nome di religione conteneva in sé un atteggiamento d’inconscia ostilità verso la vita. La vera religione deve insegnare che la vita è colma di gioie che rallegrano l’occhio di Dio, e che la conoscenza senza l’azione è vuota.
- Sospettare della propria mortalità è conoscere l’inizio del terrore. Imparare irrefutabilmente di essere mortali è conoscere la fine del terrore.