Le alghe, note come i vegetali del mare
Le alghe, come molti sanno, sono piante che vivono soprattutto nell’acqua marina, alcune anche in quella dolce di laghi, stagni e paludi. Si tratta di piante primitive, diffuse in tutti i continenti. Per l’elevato contenuto in sali minerali, vitamine e materiale organico, vengono diffusamente utilizzate come fertilizzanti. Costituiscono anche la maggiore sorgente naturale di iodio. In Oriente e, in misura minore, nel Nord Europa sono anche abitualmente usate, sia come alimenti nell’alimentazione quotidiana, sia come medicine in alcune specifiche patologie.
Generalità su funzioni e uso delle alghe
Gli schemi di classificazione più diffusi delle alghe si basano sul colore, che è determinato dal pigmento fotosintetico in esse contenuto (clorofilla, carotenoidi, ficobiline): possono essere verdi, azzurre, rosse, brune o gialle.
Da alghe di specie differenti si estraggono sostanze gelatinose che vengono usate nell’industria cosmetica e alimentare. Gli alginati provengono dalle pareti delle alghe rosse, l’agar e le carragenine da quelle delle alghe brune: servono come addensanti e gelificanti o per preparare sciroppi medicinali.
La moderna ricerca farmacologica ha anche evidenziato che l’acido alginico, sotto forma di vari alginati, estratti dal Gelidium amansii e dalla Gracilaria verrucosa, ha la capacità di chelare metalli come il piombo ed elementi radioattivi come lo stronzio 90, favorendone l’eliminazione dal corpo. Una ricerca condotta nel 1965, riportata dall’autorevole rivista scientifica ‘Nature’, ha dimostrato che le alghe del genere Laminaria, a loro volta, inibiscono l’assorbimento dello stronzio radioattivo per il 78% della dose somministrata; inoltre, attraverso la chelazione, favoriscono l’allontanamento dal corpo dell’elemento radioattivo in esso presente.
In Giappone e in Cina, le alghe sono per tradizione largamente usate nell’alimentazione quotidiana oltre che nella cura delle malattie.
Esse forniscono uno straordinario apporto di sostanze minerali, sotto forma di macronutrienti (sodio, calcio, magnesio, potassio, zolfo, fosforo e cloro) e di micronutrienti ( (iodio, ferro zinco, rame, selenio, molibdeno, manganese, nickel e cobalto). Sono soprattutto ricche di iodio le alghe brune del genere Laminaria, Ecklonia e Fucus. La maggior parte delle alghe contiene anche proteine, circa il 5-11% della sostanza secca, alcune vitamine (carotene, vitamina C e vitamina B12), bassissima quantità di grassi e un elevato apporto di fibra solubile (dal 51 al 56%) cui è riferibile la capacità di favorire la riduzione del colesterolo e del glucosio presente nel sangue circolante.
Notizie storiche
L’alga Haizao, Sargassum pallidum e fusiforme, è catalogata tra i rimedi medicinali già nel Bencao jing, la più antica materia medica cinese (I secolo a.C.). Tra le alghe di acqua dolce il Bencao parla della “lingua del dragone” lung-she-zao, che é specificamente raccomandata nel trattamento degli ascessi mammari e del cancro. Per la prima volta l’Haidai Eklonia Kurome è annoverata tra le sostanze medicinali da Tao Hong-jing nel Mingyi Bie Lu – “Osservazioni di un medico famos”o.
Wang tao, medico di epoca Tang, nel 752 d.C pubblicava il Waitai miyao Segreti medici di un ufficiale. Nel libro, che tratta di materia medica, si raccomanda l’uso delle alghe, il Sargasso e la Laminaria japonica, nella cura del gozzo.
Nel Bencao Gangmu shiyi- “Complementi al Compendio di Materia Medica” di Zhao Xueming, l’autore introduce l’uso di sostanze medicinali nuove che aveva imparato a conoscere frequentando i medici ambulanti chuanyi. Tra questi rimedi popolari cita un’alga che cresce lungo le coste del Fujan e del Guangdong, la Caloglissa Leprieurii, efficace nella cura dell’ascariasi. Siamo nel 1765 d.C.
Le alghe più comunemente usate nell’alimentazione sono di tre tipi:
- Le alghe rosse del genere Porphira. Il nome cinese è zicai e haizao e quello cinese nori.
- Le alghe brune del genere Laminaria e Sargassum, note in Cina con il nome di haidai e in Giappone con quello di kombu.Un altro tipo di alga bruna è del genere Undaria pinnatifida. In Giappone è chiamata wakame e in Cina qundaicai. Essa è specialmente ricca di acidi grassi essenziali (omega-3), di iodio, calcio e vitamine. E’ presente in commercio sia nella forma essiccata che saltata. E’ utilizzata per la preparazione di zuppe, per accompagnare il pesce e le insalate a base di tofu, associata a salsa di soia e aceto di riso.
- Le alghe verdi, tra cui la più nota è la Lattuga di mare (Ulva lactuca). E’ un’alga verde che cresce in mari freddi o temperati. Chiamata anche Aosa dai Giapponesi, viene usata da tempo per le sue qualità nutrizionali. A Cuba viene usata in decotto come vermifugo. In Bretagna anticamente veniva applicata sulle ferite per prevenire infezioni.
Le alghe usate a scopo terapeutico, secondo la Medicina Cinese
Le alghe più diffusamente usate a scopo terapeutico sono le haidai, le haizao e le zicai. Sono rimedi classificati nei libri di materia medica nella categoria delle sostanze che ‘risolvono le mucosità’. Più specificamente le alghe trattano le mucosità che si insediano nei meridiani, provocando gozzo, scrofula, noduli sottocutanei, parestesie degli arti, ascessi.
Le piante vengono raccolte dall’acqua in estate o in autunno; dopo essere state lavate e tagliate in pezzi, vengono essiccate all’aria o nella sabbia.
Provenendo dal mare, sono collegate all’acqua/yin: la loro natura è fredda e il sapore salato. In virtù di queste caratteristiche, per definizione, sono idonee a trattare i sintomi di calore (mucosità calore) e ad ammorbidire le masse.
Vengono utilizzate ogni volta che occorre realizzare i seguenti obiettivi terapeutici: trasformare le mucosità, disperdere gli indurimenti,, favorire il metabolismo dell’acqua, ridurre il gonfiore.
- L’alga Haizao (Sargassum) è utilizzata nel gozzo, nella scrofula e nell’edema degli arti inferiori e nel dolore e gonfiore dei testicoli, insieme ad altre sostanze medicinali che ne potenziano l’azione. La moderna ricerca farmacologica ha evidenziato che haizao è efficace nell’ipotiroidismo causato da deficit di iodio; è anche capace di inibire temporaneamente l’iperattività metabolica dei pazienti con ipertiroidismo. Inoltre diminuisce la concentrazione ematica di lipidi e colesterolo e se ne consiglia l’uso nell’iperlipemia e nell’arteriosclerosi. Svolge un’azione anticoagulante ed emostatica paragonabile a quella dell’eparina; ad alti dosaggi provoca nei topi anestetizzati l’abbassamento della pressione arteriosa. Esistono dei prodotti a base di haizao, preparati commercialmente, usati per controllare l’appetito e ridurre il peso senza provocare insonnia.Non è stata confermata l’inattivazione reciproca di haizao e liquirizia-gancao, sostenuta da alcune fonti tradizionali; all’associazione dei due rimedi si ricorre oggi comunemente per trattare gozzo e scrofula. L’uso prolungato può provocare perdita di peso. L’uso di haizao è controindicato in gravidanza e in caso di debolezza di Milza Stomaco, associata a presenza di Umidità Freddo.
- L’alga Haidai o Kumbu (Laminaria ed Ecklonia) viene usata per trattare vari tipi di noduli del collo e la sensazione di pienezza e ostruzione nel torace, entrambi causati dalla presenza di mucosità ristagnanti.L’alga haidai ha anche una debole azione diuretica. La moderna ricerca farmacologica ha confermato che le alghe haidai regolano la funzione tiroidea e sono utilizzabili sia in caso di ipo che di ipertiroidismo. Sul sistema respiratorio l’alga non trattata calma la tosse e l’asma. Sulla muscolatura liscia svolge un’azione inibitrice. Diminuisce la concetrazione dei lipidi nel sangue e perciò é utilizzabile nell’arteriosclerosi.
- L’alga Zicai (Porphiyra) o alga viola è prevalentemente usata per trattare il gozzo e la scrofula, il catarro polmonare e l’edema. Le alghe giapponesi note con il nome di nori comprendono molte varietà di Zicai.
- L’alga Wakame, sulla base di studi condotti dalla Università Hokkaido contiene una proteina – la fucoxantina- capace di favorire la combusione dei grassi che si accumulano nei tessuti adiposi periviscerali. La wakame viene anche utilizzata nella composizione di creme di bellezza per uso topico. Numerosi studi condotti in Cina e Giappone confermano anche l’utilizzo di questa alga a scopo terapeutico al fine di migliorare la regolarità del flusso mestruale e per la salute di unghie e capelli.