Artrite reumatoide connessa con la presenza di specifici microbi intestinali?
Di connessione tra artrite reumatoide e microbi intestinali parla una ricerca scientifica riportata dall’Istituto Nazionale della Salute Americano .
È statoe dimostrato che uno specifico tipo di batteri intestinali è correlato con l’artrite reumatoide in persone con diagnosi recente e mai trattate. La scoperta suggerisce che i batteri hanno un ruolo potenziale nella malattia autoimmune. L’artrite reumatoide è un disordine infiammatorio cronico che può causare dolore, gonfiore, rigidità e riduzione della funzione delle dita, del polso e di altre articolazioni corporee. Compare quando il sistema immunitario attacca erroneamente i propri tessuti, come la membrana che riveste le articolazioni. Le cause dell’artrite reumatoide non sono completamente conosciute. Vi possono i geni legati al sistema immunitario. Anche fattori ambientali, come il fumo delle sigarette, la dieta e lo stress possono contribuire ad attivare la malattia. La terapia include farmaci analgesici e antinfiammatori.
Il sistema infiammatorio è influenzato dal microbioma, una rete di microrganismi che vive dentro e sopra la superficie corporea. Questi microbi superano di numero le cellule corporee in un rapporto di 10 a 1. Nel tratto digestivo risiedono trilioni di microbi – sia benefici che dannosi.
Al fine di studiare l’influsso di questi microbi sull’artrite reumatoide umana, il Dr. Dan Littman della NYU School of Medicine, ha guidato un gruppo di ricercatori che ha esaminato il DNA in 114 campioni di feci sia di persone sane che di persone affette da artrite reumatoide o psoriasica. I ricercatori hanno identificato i batteri intestinali estraendo dai campioni il DNA e analizzando poi il gene batterico specifico chiamato gene RNA 16S ribosomiale e i risultati della ricerca sono stati pubblicati on line i su eLife .
I ricercatori hanno scoperto che il 75% delle persone affette da artrite reumatoide di recente comparsa e non ancora trattati aveva nel proprio microbioma intestinale il batterio Prevotella copri. In termini comparativi questo era presente nel 12% delle persone affette da artrite reumatoide cronica trattata, dal 38% di persone con artrite psoriasica e dal 21% delle persone del gruppo di controllo.
Concentrazioni elevate di P. copri era connessa con una riduzione di molti gruppi di batteri benefici, come i Bacteroides. i ricercatori eseguirono su un campione ridotto una sequenza più completa di DNA e identificarono un solo gene di Prevotella correlato con l’artrite reumatoide
Per esaminare se P. copri potesse influenzare l’infiammazione, i ricercatori inocularono in un topo sano il batterio che divenne parte del suo microbioma intestinale e successivamente gli somministrarono una sostanza chimica capace di indurre colite, un tipo di infiammazione. Gli animali con P. copri svilupparono sintomi più severi degli animali che non erano stati inoculati. La scoperta conferma l’evidenza di un ruolo potenziale del batterio P. copri di favorire l’infiammazione.
Litman ha commentato così I risultati della ricerca: “le scoperte fatte nei topi ci incoraggiano ad approfondire la conoscenza di ciò che accade nelle persone affette da questa malattia per scoprire se esiste un legame causale tra la presenza abbondante di P. copri e la comparsa di artrite reumatoide.”