Alimentazione e condizionamenti
La giornata è gravata da molteplici impegni e gli atti che compiamo regolarmente divengono presto automatici: il mangiare è uno di questi!
Le abitudini alimentari sono le più diverse, dettate da attitudini personali, tradizioni familiari, convinzioni filosofiche, conoscenze di igiene alimentare, voglia e tempo per la preparazione dei pasti. Ai giorni nostri sono anche molto condizionate dalla disponibilità economica. In taluni casi, oggi sempre più numerosi, l’assunzione del cibo è essenzialmente un atto, in un dato tempo della giornata, finalizzato a gratificare il palato e riempire lo stomaco a ricompensa di frustrazioni, insoddisfazioni e disagi vissuti in altri ambiti della vita; il cibo come sedativo.
Qualunque sia il fattore determinate della scelta di questo o quell’indirizzo dietetico, si può affermare che ogni posizione estrema rischia di creare danno, nel senso di una carenza qualitativa o quantitativa o, in altri casi, di un accumulo di sostanze patologiche, che è troppo vago definire tossiche.
Nella pratica medica quotidiana ci imbattiamo in casi ricorrenti di malnutrizione; esaminiamo qui di seguito gli errori dietetici più comuni:
Alimentazione priva di cereali, tranne un po’ di pane saltuariamente
Un’alimentazione povera di carboidrati alla lunga fa male predisponendo a varie malattie, prime fra tutte quelle cardiovascolari, dice la ricerca scientifica.In assenza totale o quasi di cereali, l’alimentazione si basa sul consumo di prodotti di derivazione animale (carne, salumi, latte e derivati, pesce) con aggiunta in varia misura di vegetali (in genere crudi) e frutta. L’uso eccessivo di carne e derivati, alimenti di natura tiepida o calda, può danneggiare le energie yin del corpo, mentre il consumo di vegetali crudi e frutta fresca, se eccessivo,tende a indebolire le capacità della Milza di “trasformare e trasportare”. Il risultato è una compromissione del processo digestivo con scarsa assimilazione dell’energia degli alimenti. Possono, di conseguenza, accumularsi nell’organismo fattori patogeni sotto forma di Calore (da abuso di carne e insaccati) nocivo inizialmente specie per lo Stomaco, oppure di Umidità o di Umidità associata a Freddo (da abuso di vegetali crudi, formaggi e frutta fresca), che tendono a indebolire l’attività funzionale della Milza.
Alimentazione vegetariana inaccurata
Questa alimentazione include i cereali (con prevalenza di riso, pane e pasta), il latte e prodotti caseari, le uova, la verdura e la frutta. Può essere sbilanciata se prevalgono prevalgano alimenti di natura fresca/fredda, come verdura, frutta e formaggi; ne può derivare la formazione all’interno del corpo dei fattori patogeni dell’ Umidità e del Freddo. L’attività metabolica si riduce e si accumulano umidità e mucosità; inoltre, a seguito dell’indebolimento degli organi deputati alla digestione, dagli alimenti non viene estratta l’essenza che porta alla formazione delle energie vitali. Si può creare una condizione mista di deficit di energia corretta e di accumulo (pienezza) di energie patogene. Che fare? Si può escludere carne e pesce dall’alimentazione, come fanno i vegetariani informati, a patto di sostituirli con alimenti contenenti proteine vegetali (legumi, prima fra tutti la soia e i suoi derivati, il seitan (a base di glutine), vari tipi di semi e nocciole e, soprattutto è consigliabile un largo consumo di cereali integrali, sotto forma di chicchi e farine.
Esclusione di ogni prodotto di origine animale
È l’alimentazione dei vegani; essi scelgono di privarsi oltre che delle carni animali anche di latte e derivati e delle uova. Può rimanere bilanciata e salubre solo a patto di portare attenzione all’assunzione di cereali completi (non raffinati), legumi, semi e nocciole varie, verdura e frutta .È tendenzialmente fresca/fredda, solo se il consumo di vegetali e frutta è prevalente. Ma se l’assunzione dei vari alimenti è bilanciata, questa alimentazione si dimostra essere salutare e capace di proteggere da molte malattie croniche, come quelle cardiache, metaboliche, degenerative e tumorali.
Dieta, cosiddetta, macrobiotica
Il consumo quotidiano di alimenti di natura fredda (come le alghe delle varietà Laminaria – haidai e Sargassum – haizao, il formaggio di soia – doufu ( o tofu), la rapa cinese – daikon, i germogli di bambù e di soia), danneggia gli organi Milza e Stomaco e rallenta la digestione per riduzione della componente yang dell’energia. Specie nei soggetti di costituzione yin, ciò porta all’accumulo di Umidità e mucosità, al ristagno dell’energia e del sangue.
Mangiare troppo di tutto
Questo comportamento porta gli alimenti a ristagnare nello Stomaco con conseguente blocco dell’attività funzionale dello Stomaco e formazione di prodotti patologici, come Umidità torbida, Umidità – Calore, mucosità.
Mangiare troppo poco o nutrirsi di alimenti che hanno perso la loro vitalità
Mangiare abitualmente poco rispetto ai bisogni dell’organismo o consumare cibi contaminati, non freschi, cotti da troppo tempo, fa sì che il processo digestivo non metta a disposizione dell’organismo una quantità di energia adeguata al fabbisogno. Se si tratta di un’abitudine alimentare consolidata potrà comportare un grave depauperamento dell’essenza innata, immagazzinata nel Rene e il progressivo indebolimento degli organi. Segue l’insorgenza di malattie di varia natura e gravità.
Alimentazione irregolare
Alimentarsi di norma in modo irregolare per quantità e orario danneggia la componente yin dell’energia dello Stomaco: possono comparire sintomi di Calore, movimenti di energia controcorrente (nausea, singhiozzo, eruttazione) e ristagno di energia nello Stomaco.
Digiunare
ll digiuno danneggia lo yang di Milza, in modo tanto più grave, quanto maggiore è la durata e la frequenza del periodo di digiuno. Molto meglio mangiare poco con regolarità, evitando il troppo in alcuni periodi e il troppo poco in altri Ognuna delle abitudini alimentari qui elencate può essere causa di disarmonia. Occorre, individuato lo squilibrio energetico, fare di volta in volta la correzione opportuna, che potrà essere, a seconda dei casi mirata a: raffreddare il Calore, rafforzare la Milza, riscaldare ed eliminare il Freddo, asciugare l’Umidità e/o allontanare i liquidi ristagnanti favorendo la diuresi. La terapia può essere nei casi più lievi basata solo su misure di dietetica terapeutica, in altre situazioni può essere necessari ricorrere anche all’agopuntura, alla moxibustione e alla fitoterapia cinese.